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A SUD DELLA MUSICA

A SUD DELLA MUSICA

A SUD DELLA MUSICA

12 novembre > SALA 1 ore 21.30

Italia – 2019  – colore – 82’

CREDITS

Regia: Giandomenico Curi con la collaborazione di Tommaso Faggiano, Fabrizio Lecce, Susanna Cerboni

Sceneggiatura: Giandomenico Curi con la collaborazione di Tommaso Faggiano, Fabrizio Lecce, Susanna Cerboni 

Montaggio: Fabrizio Lecce 

Suono: Gigi Gallo 

Voce: Renato Grilli

Con: Giovanna Marini, Alessandro Portelli, Vincenzo Sartoro, Paolo Pietrangeli, Ignazio Macchiarella, Luigi Chiriatti, Stefano Pogelli, Brizio Montinaro, Enza Pagliara, Luigi Lezzi, Bucci Caldarulo, Massimo Melillo, Antonio Infantino, Sara Scalia, Piero Brega

Produttore: Fabrizio Faggiano, Tommaso Faggiano, Fabrizio Lecce

Produzionen: Meditfilm in associazione con AAMOD

Distribuzione: Cineam

 

SINOSSI

Il Sud è il luogo dove il travaglio è più duro e la malinconia è più grande ma rimane comunque il luogo dove soffrire è qualcosa di più dolce. Le immagini d’archivio dell’Aamod (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico) esaltano le voci dei grandi interpreti della musica popolare italiana. I racconti degli innumerevoli viaggi di Giovanna Marini, tra canti di lotta e di lavoro, accompagnano le vicende storiche e politiche dell’Italia del Novecento, tra emigrazione e disuguaglianze; sullo sfondo la voce assordante e solitaria di Pier Paolo Pasolini.

 

NOTA DI REGIA

“Giovanna Marini scende in Salento, tra il 1969 e il 1971, perché le hanno detto che lì sanno cantare bene, e perché questo prevedeva la sua militanza all’interno del Nuovo Canzoniere Italiano e la “religione del registratore” di Gianni Bosio. E tuttavia la sua ricerca è diversa da tutte le altre, Non è un’etnomusicologa, né un’antropologa. È solo una musicista e una donna. La guidano l’istinto, la passione per la musica e la voglia di innamorarsi di quella terra, del Sud, di quei canti, di quei cantatori e cantatrici di tradizione. Per lei la musica è prima di tutto libertà; e il suo è un gesto senza nessuna strategia alle spalle. Scende in Salento per capire come funziona il canto contadino. Più tardi dirà che quei viaggi non erano viaggi di ricerca, ma di vera e propria testimonianza.”

 

 

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