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LA LEGGE DEL TERREMOTO

LA LEGGE DEL TERREMOTO

LA LEGGE DEL TERREMOTO

7 novembre > SALA 2 ore 18

Italia – 2020  – colore e b/n – 80’

CREDITS

Regia: Alessandro Preziosi

Sceneggiatura: Carmelo Pennisi, Tommaso Mattei, Alessandro Preziosi

Fotografia: Maura Morales Bergman

Montaggio: Sara Zavarise

Musica: Giacomo Vezzani

Interpreti: Alessandro Preziosi, Simonetta Cartia

Con la partecipazione di Pierluigi Bersani, Tanino Bonifacio, Angelo Borrelli, Patrizia Bruno, Patrizio Cianfrini, Mario Cucinella, Erri De Luca, Rosario De Maria, Filippo Ignazio Drago, Grazia Francescato, Maria Garimberti, Francesco Merlo, Sergio Pirozzi, Giulio Sapelli, Vittorio Sgarbi, Ivo Soncini

Produzione: Khora film con Rai Cinema in associazione con Istituto Luce-Cinecittà

 

SINOSSI

Un viaggio visivo, storico, ma soprattutto emotivo dentro a uno dei cuori della storia fisica e psichica del nostro paese, i terremoti. Se l’Italia è un corpo, il terremoto è un colpo al cuore. Alessandro Preziosi, che cura regia e dà voce e presenza d’attore al film, è stato giovanissimo testimone del sisma in Irpinia, nel 1980. Il suo viaggio ci porta nel Belìce, colpito nel 1968, poi in Friuli, ad Assisi, l’Aquila, Amatrice. Sismi, ma anche esperienze, umanità, ricostruzioni. Insieme a straordinari documenti d’archivio, testimonianze d’eccezione e toccanti, passaggi e riprese in luoghi di forte valenza simbolica come il cretto di Gibellina eternato dal genio di Alberto Burri, e uno sguardo sofisticato e insieme commosso, il film disegna una mappa sorprendente di qualcosa che ci tocca da sempre, nel profondo.

 

NOTA DI REGIA

“Viviamo in un tempo in cui gli uomini perdono la fede per la stessa ragione per cui loro genitori l’avevano: non sanno perché. Una verità aspra che identifica una sorta di malattia che alle volte reca il nome di indifferenza. Non si vuole mai scoprire in profondità le ragioni di una scelta di vita, di una strada imboccata, di una deriva in cui ci si lascia trascinare come un ramo secco lungo il flusso di un fiume. La legge del terremoto tenta di riportare il fuoco del nostro vivere quotidiano non solo sulla memoria di eventi catastrofici che hanno segnato gli ultimi cinquant’anni del paese in cui vivo – l’Italia – ma anche di porre all’attenzione dello spettatore quanto sia importante ricostruire attraverso scelte improrogabili ciò che si perde in pochi secondi. Attraverso l’ingente materiale di archivio e le testimonianze di grandi professionalità quali architetti, scrittori, economisti, storici d’arte, responsabili della Protezione Civile e del mondo del volontariato ho intrapreso un viaggio nelle difficoltà e nella conseguente determinazione con la quale l’Italia ha cercato di restituire alle nostre coscienze l’identità storico culturale dei luoghi colpiti da eventi catastrofici. Direttamente sono stato coinvolto nel terremoto del 1980 dell’Irpinia al quale sono sopravvissuto all’età di sette anni. Proprio quell’esperienza ancora oggi è rimasta una ferita difficile da rimarginare… Ma ogni tragico episodio della nostra esistenza richiede un cambiamento, un tentativo di ricominciare da capo o di ricostruire ciò che è andato perso. Dove era come era? Dalla Sicilia alla Campania, dall’Abruzzo al Friuli noi italiani conviviamo da sempre con il terremoto, sappiamo che prima o poi ritornerà cambiando le nostre abitudini e la nostra visione del futuro. La “riscrittura” che propone questo documentario è quella di indagare sulla consapevolezza dell’essere ospiti in questa natura che del resto non ci ha mai promesso di restare incolumi ai suoi cambiamenti.”

 

FESTIVAL

2020 Festa del Cinema di Roma – Proiezioni Speciali

 

TRAILER

https://cineuropa.org/it/video/409555/