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LA VITA AGRA

LA VITA AGRA

LA VITA AGRA

It’s a Hard Life

8 novembre > SALA 3 ore 20

Italia – 1964 – 35mm – b/n – 100’

CREDITS

Regia: Carlo Lizzani

Sceneggiatura: Sergio Amidei, Luciano Vincenzoni, Carlo Lizzani dal romanzo di from the novel by Luciano Banciardi

Fotografia: Erico Menczer

Montaggio: Franco Fraticelli

Scenografia: Enrico Tovaglieri

Musica: Piero Piccioni

Interpreti: Ugo Tognazzi, Giovanna Ralli, Giampiero Albertini, Nino Krisman, Rossana Martini, Elio Crovetto, Pippo Starnazza

Produttore: E. Nino Krisman

Produzione: Film Napoleon

 

SINOSSI

Luciano Bianchi lavora come addetto alle iniziative culturali di un’importante ditta produttrice di prodotti chimici, ma viene licenziato lo stesso giorno in cui un’esplosione devasta la miniera del paese, causando la morte di 43 operai. Deciso a vendicarsi della spietata ditta, Luciano si reca a Milano con il proposito di far saltare in aria il grattacielo della sede centrale. Nella metropoli conosce però Anna, giovane giornalista di un giornale di sinistra, di cui si innamora. Dopo essersi trasferito da lei, Luciano inizia i sopralluoghi nel grattacielo e cerca lavoro per mantenersi, cambiando varie mansioni. Finirà anche riassunto dalla stessa ditta che voleva distruggere, finché non si dimenticherà del proposito iniziale.

 

NOTA CRITICA

“Certo. Sono cresciuta con i ruoli che ho interpretato, mi sono evoluta e trasformata così come si andava sviluppando ed orientando la mia carriera. In principio ero soltanto me stessa allo stato originale: la romana tutto luccichio di occhi e di denti, rissosa e gioviale. Poi è venuto Rossellini e sono diventata più matura e consapevole. Dopo il ’60 ho cominciato ad affrontare una realtà più attuale e complessa, da La vita agra a La fuga, ed ho scoperto inquietudini e conflitti nuovi, anche fisicamente mi sono trasformata, mentre cambiavano i miei gusti, le inclinazioni, il modo di vestire e persino di truccarmi.”

(Giovanna Ralli, intervista a Sandro Villa, Tempo, anno XXXII, n.42, 17 ottobre 1970)

 

PREMI 

1964 Karlovy Vary IFF: Premio Fipresci