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RACCONTI DI BUDAPEST

RACCONTI DI BUDAPEST

RACCONTI DI BUDAPEST

 Budapesti mesék Budapest Tales

13 novembre > SALA 2 ore 21.30

Ungheria – 1976 – colore – 89’

CREDITS

Regia: István Szabó

Sceneggiatura: István Szabó

Fotografia: Sándor Sára

Montaggio: János Rózsa 

Scenografia: József Romvári

Musica: Zdenkó Tamássy

Costumi: Fanny Kemenes

Interpreti: András Bálint, Ági Mészáros, Károly Kovács, Franciszek Pieczka, Szymon Szurmiej, Rita Békés, József Madaras, Ildikó Bánsági, Maja Komorowska, Zoltán Huszárik

Produttore: Lajos Óvári 

Produzione: Hunnia Studio

 

SINOSSI

Il recupero e il viaggio avventuroso di un tram scalcinato costituiscono un’occasione per ripercorrere trent’anni della Budapest del dopoguerra in una visione allegorica e poetica. Sulla riva del Danubio, l’attenzione di un gruppetto di persone, che vagano nei dintorni senza nulla da fare, si sofferma sul relitto di un tram ricoperto di fango. Con grande fatica lo rimettono in carreggiata, lo agghindano e prendono a spingerlo verso la città per metterlo al sicuro nel deposito tram. A loro si uniscono sempre più persone, vecchi e giovani, buoni e cattivi, entusiasti ed egoisti, demagoghi e democratici. Battaglie cruente, correzioni di rotta, scambi di ruolo e un incendio devastante infuriano attorno al tram, che però continua a procedere, guidato dalla forza umana.

 

NOTA CRITICA

“Nel film allegorico Racconti di Budapest di Istvan Szabó, quasi tutti i personaggi parlano a gran voce di Vita, Amore e Mantenere la Calma mentre si fanno dare un passaggio sul tram dell’Avversità. C’è, infatti, un tram che è un elemento centrale nella storia, insieme ad alcuni altri simboli, tra cui un pesce in trappola e un uccello in gabbia, compagni di viaggio dei passeggeri umani man mano che questi procedono. (…) La collocazione temporale del film sembra essere il periodo del dopoguerra ungherese, in cui uomini e donne sfollati vagano attraverso un paesaggio devastato. In tanti salgono su un tram urbano ribaltato che è stato in qualche modo trascinato in salvo su una riva del fiume in fondo a una linea suburbana.” (Herbert Mitgang, The New York Times, 21 aprile 1989)

 

PREMI

1977 Cannes FF – Concorso Internazionale