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THE VOICELESS

THE VOICELESS

THE VOICELESS

Les Sans-Dents

10 novembre > SALA 2 ore 19.30

Francia – 2020 – colore – 85′

CREDITS

Regia: Pascal Rabaté

Sceneggiatura: Pascal Rabaté

Fotografia: Noé Bach

Montaggio: Aurélien Manya

Scenografia: Angelo Zamparutti

Musica: Jocelyn Robert 

Interpreti: Yolande Moreau, Gustave Kervern, François Morel, David Salles, Charles Schneider, Vincent Martin, Philippe Rigot, Soazig Ségalou, Alexandre Prince, Timothée Prince, Marie-Pascale Grenier, Romain Francisco, Miveck Packa, Olivier Parenty

Produttore: Xavier Delmas

Produzione: Loin Derrière L’Oural

World Sales: Films Boutique

 

SINOSSI

Commedia grottesca priva di dialoghi in cui la felicità di una comunità di emarginati dipende dal futuro di una discarica. Un gruppo di emarginati ne ha abbastanza della mentalità capitalistica dell’usa e getta e dichiara guerra all’eccesso e allo spreco. Queste persone si sono costruite una nuova vita nella periferia sudicia della società vivendo in catacombe sotto una discarica. Con una simile fornitura prontamente a portata di mano, riciclano tutto in modo da poter vivere in autonomia nel sottosuolo. Si tratta di una pratica illegale, certo, ma a questi alfieri della sostenibilità piace vivere tra enormi paperelle di gomma e statue di Karl Marx gettate via. Quando però una banda di poliziotti troppo zelanti si mette sul loro cammino, la loro bella vita sembra volgere al termine.

 

NOTA DI REGIA

“Puntiamo a includere tutti gli elementi grafici di una sequenza senza necessariamente fare ricorso, come nei miei film precedenti, a uno stile di ripresa basato su scene d’impatto. La sceneggiatura tecnica favorirà la composizione delle inquadrature lasciando al contempo sufficiente spazio alle interpretazioni, in modo da dar vita a una commedia concitata e unica in fase di montaggio. In questo film intendo lasciare carta bianca agli attori, che definiranno a monte le proprie interpretazioni ma avranno comunque la possibilità di adattarle improvvisando sul set.

Non si tratta, quindi, di ricercare il minimalismo, ma piuttosto la stravaganza, dando rilievo agli oggetti di uso quotidiano, a una poetica della fòrmica consunta e riaggiustata, la cui colla ha reso l’anima.”

 

PREMI E FESTIVAL

2020 Hamburg FF