ALBERTO LA MONICA – Direttore artistico Festival del Cinema Europeo
Abbiamo atteso a lungo questo momento e finalmente è arrivato: il Cinema è tornato in sala e anche il Festival del Cinema Europeo torna a illuminare il grande schermo. Lo fa ancora una volta a Lecce, nel Multisala Massimo, rinnovando (un po’ fuori stagione, cavalcando la ripresa autunnale, invece del rifiorire primaverile…) una tradizione che è fatta di amore per la Settima Arte, passione per la cultura dello stare insieme, attenzione per i protagonisti del cinema italiano ed europeo, voglia di conoscere e riconoscere i nuovi talenti di un’arte che sa sempre rinnovarsi. Ecco dunque la XXII edizione del Festival del Cinema Europeo che incontra di nuovo la città di Lecce, il suo pubblico appassionato e esigente, i suoi luoghi antichi e pieni di vita. Lo fa dopo un’edizione in piena pandemia realizzata interamente online, incontrando con successo il pubblico nazionale nella diffusione online dello streaming, che ha permesso alla nostra manifestazione, come a molte altre, di continuare a essere viva e attiva in un momento difficilissimo per la cultura dello stare insieme.
Un incontro, quello del Festival del Cinema Europeo, che conferma la formula di una manifestazione che intende dare spazio alle visioni, agli incontri, alle discussioni e al piacere di condividere il sapere. Ritorna dunque il Concorso di film in anteprima nazionale che ci raccontano le realtà dell’Europa di oggi, una selezione di opere che concorrono all’assegnazione dell’Ulivo d’Oro scelte tra le più significative nella produzione dell’ultimo anno. Ed ecco anche, come sempre, la prestigiosa presenza dei grandi nomi che hanno segnato il cammino di questa arte in Italia e in Europa: sono i Protagonisti del Cinema, che invitiamo al festival per ritirare l’Ulivo d’Oro a coronamento di una carriera estremamente luminosa e significativa. Il maestro ungherese István Szabó è il Protagonista del Cinema Europeo di quest’anno, l’autore di maggior successo internazionale di una cinematografia che ci ha regalato grandissimi registi e registe, noto per il suo film manifesto, Mephisto, ma apprezzato e premiato sin dai suoi esordi. Dalla nostra più sincera tradizione proviene invece Giovanna Ralli, Protagonista del Cinema Italiano, interprete di una femminilità solare e semplice che negli anni ha saputo incarnare le mutazioni dell’esser donna nel nostro paese. Accanto a loro si conferma l’attenzione del festival per il futuro della nostra cinematografia: con il Premio Mario Verdone che per il dodicesimo anno segnala un giovane autore italiano premiando la sua opera prima; e con il Premio Emidio Greco che per il nono anno segnala un giovane autore italiano di cortometraggi. Il contesto del cinema europeo conferma la sua preziosa attenzione per il nostro festival con Best European Comedies, rassegna delle migliori commedie europee ancora inedite in Italia, la presentazione dei tre film finalisti del Premio Lux del Parlamento Europeo e con EFA Shorts, i cortometraggi nominati all’European Best Short Film Awards in collaborazione con l’European Film Academy. Il rapporto con il cinema che arriva in sala, nella programmazione quotidiana, è confermato dall’attenzione che le distribuzioni nazionali riservano al festival, proponendo anteprime dei film che stanno per incontrare il pubblico italiano: è il caso di Per tutta la vita di Paolo Costella, film d’apertura del festival, scritto con Paolo Genovese, ma anche di La persona peggiore del mondo di Joachim Trier e Tom Medina di Tony Gatlif. Ma c’è anche un film che con particolare orgoglio portiamo alla luce del grande schermo, dopo il successo incontrato nello spazio dello streaming domestico: parliamo di Si vive una volta sola, il film più recente di Carlo Verdone che Amazon Prime ci ha concesso per una eccezionale proiezione pubblica. Si conferma la collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia attraverso la rassegna di lavori realizzati nell’ambito dei suoi vari corsi e attraverso i restauri della Cineteca Nazionale (quest’anno l’esordio registico di Nino Manfredi, Per grazia ricevuta), così come non viene meno la voglia di scandagliare le questioni del mondo che ci circonda attraverso i documentari della sezione Cinema e Realtà. Infine si consolida il rapporto del Festival con il cinema pugliese attraverso la tradizionale vetrina di Puglia Show. E la voglia di investire sugli spettatori cinematografici del futuro attraverso la formazione: anche in un anno complicato come questo, il Festival nelle Scuole non farà mancare la sua presenza, portando gli autori e i film negli istituti che non potranno venire al cinema. Anche questo è un modo per ritrovare la voglia di stare insieme davanti allo schermo del cinema: nel segno della gioia, della cultura e della partecipazione.
Buon festival a tutti!