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Saluti istituzionali

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Massimo Bray

Assessore Cultura, Tutela e sviluppo delle imprese culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa turistica Regione Puglia

 

Il Festival del Cinema Europeo, giunto alla sua XXII edizione, si conferma appuntamento irrinunciabile, con la sua attenzione verso le dinamiche culturali dell’Europa e del Mediterraneo e l’intento di valorizzare le migliori forme di espressione e di collaborazione cinematografiche in ambito europeo, fondate su realtà affini o anche lontanissime ma sempre portatrici di un vivace scambio interculturale. Questa edizione segna anche il ritorno alla visione in sala (oltre che on- line sulla piattaforma web), doppiamente emblematico in quanto ribadisce il ruolo del Festival come punto di riferimento per la distribuzione cinematografica e rilancia, attraverso l’incontro con il pubblico, dopo la lunga pausa emergenziale, l’attuale produzione con una ricca selezione di lungometraggi, corti e documentari provenienti da numerosi Paesi europei. I valori espressi da questa vera e propria festa del cinema affondano le radici in un progetto ambizioso e ormai lontano nel tempo, quando all’indomani della ne del secondo conflitto mondiale, parallelamente all’idea politica di unione europea si affacciò quella di un’unione cinematografica, pensata per potenziare le cinematografiche europee eliminando le barriere protezionistiche e favorendo la circolazione e la distribuzione dei lm. Naufragata nel corso degli anni Sessanta per ragioni economiche, contrastanti interessi nazionali e una generica insoddisfazione per il timore di un astratto e burocratico prodotto “europeo”, ha poi ripreso vita nel tempo, dalla ne degli anni Ottanta e poi sempre più negli anni Duemila. Nella consapevolezza di valori ed esperienze comuni ma anche di identità ed espressioni culturali diverse e persino antinomiche cui il cinema (in Europa, nei periodi più significativi della sua storia, espressione della realtà e riflesso della società) puà dare voce e serbare memoria.

Ricchissimo il programma di questa edizione: dai dieci lm in gara (in lingua originale per promuovere e valorizzare la diversità linguistica), nelle cui produzioni sono coinvolti ben diciotto Paesi europei, alla presentazione del prestigioso Premio Lux del Parlamento Europeo che quest’anno vede anche il coinvolgimento del pubblico. Dalle anteprime degli eventi speciali e della nuova commedia europea agli omaggi a Giovanna Ralli, indimenticata interprete di straordinarie stagioni del cinema italiano, e a Istvan Szabo, regista di quel nuovo cinema europeo erede della tradizione del Neorealismo e della Nouvelle vague. Sempre ribadendo il rapporto privilegiato e costante con i giovani registi (con i Premi Mario Verdone ed Emidio Greco, il premio per i cortometraggi del Puglia show, i lavori della Scuola Nazionale di cinema), con la scuola e la formazione. In dialettico confronto tra il futuro del cinema e la grande tradizione del passato, le produzioni europee e il nuovo cinema italiano. Un Festival che intende stringere legami e abbattere muri nel nome di quel «cinema della fraternità», per usare le parole di un grande intellettuale europeo come Edgar Morin, che spezzi «quella membrana che ci isola l’uno dall’altro nella metro e per strada, o per le scale di un condominio».


 

Simonetta Dellomonaco

Presidente Fondazione Apulia Film Commission

 

Nel segno della rinascita del cinema nelle sale, torna in presenza anche il Festival del Cinema Europeo. La XXII edizione, come sempre in programma nella città di Lecce, segue il solco già tracciato in quest’ultimo periodo da Regione Puglia e Apulia Film Commission, che ha riavviato i festival del circuito Apulia Cinefestival Network prodotti dalla Fondazione.

Insieme a queste ormai note manifestazioni sparse su tutto il territorio pugliese, Apulia Film Commission ha attivato diverse iniziative cinematografiche che prevedono le proiezioni con pubblico in presenza, con lo scopo di dare nuova linfa vitale alla visione in sala che, dopo la drammatica emergenza sanitaria, deve tornare a riprendere slancio, beneficiando anche della spinta data dalle tante produzioni che affollano l’intera Regione.

La Puglia ancora una volta vuole dare il suo piccolo contributo al mondo cinematografico e audiovisivo in Italia, molto provato dall’emergenza sanitaria dei mesi scorsi, mettendo in campo tutte le energie disponibili affinchè la Puglia torni ad essere quella regione che tutti hanno apprezzato come un set a cielo aperto, il cui slancio propulsivo è in grado di innescare processi virtuosi anche negli altri ambiti della liera creativa e del turismo.

Il Festival del Cinema Europeo con la sua continuità storica, la presenza di talent di pregio e la sua programmazione di qualità, è ormai diventato un nostro must ed è parte integrante del nostro palinsesto. Il programma di quest’anno si articola come sempre attorno a una competizione ufficiale di lungometraggi italiani ed europei, per identificare nuove figure della scena contemporanea soprattutto del cinema indipendente, in un percorso di ricerca trasversale sui temi, le storie, e sui nuovi linguaggi audiovisivi.

Infine, mi preme ringraziare tutti coloro che, con efficienza e professionalità, hanno contribuito alla realizzazione di questo evento immancabile della cultura cinematografica pugliese.