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MARIO VERDONE: IL CRITICO VIAGGIATORE

ITALIA – 2024 – DCP – colore – 67’

 

Regia: Luca Verdone

Sceneggiatura: Luca Verdone

Fotografia: Filippo Genovese

Montaggio: Gabriele Marroni

Musica originale: Alessio Vlad

Costumi: Azzurra Stirpe, Fabio Russo

Narratore: Luca Verdone

Con: Carlo Verdone, Luca Verdone, Silvia Verdone, Christian De Sica e con la partecipazione di and with the participation of Brando De Sica, Paolo Verdone, Franco Ferrarotti, Fernando Birri, Elio Pecora, Daniele Luchetti, Liana Orfei, Federico Pontiggia, Pedro Armocida, Francesca Barbi Marinetti, Gianfranco Bartalotta, Eusebio Ciccotti, Enrico Bittoto, Roberto Barzanti, Isabella Becchi, Stefano Moscadelli, Benedetta Mocenni, Mauro Civai, Margherita Anselmi Zondadari, Roberto Marini, Francesco Rinaldi

Produttrici: Laurentina Guidotti, Conchita Airoldi

Produzione: Iterfilm, Luce Cinecittà in collaborazione con in collaboration with Rai Cinema

 


sinossi

“Carlo si divertiva a imitare un ubriaco, io a riprenderlo con la cinepresa 8 millimetri. Giochi semplici e ingenui come eravamo noi ragazzi a quell’epoca”. La voce di Luca Verdone accompagna le prime immagini di quello che è un viaggio sentimentale e documentaristico sul padre Mario. Nella casa di famiglia a Cantalupo, i fratelli Verdone: Carlo, Luca e Silvia insieme al marito di lei Christian De Sica, si danno appuntamento per riordinare l’archivio; tra i quadri, le fotografie e i libri, cominciano a ricordare. In un crescendo emotivo e intellettuale, grazie alle testimonianze di Liana Orfei, Fernando Birri, Daniele Luchetti e tanti altri, emerge il ritratto di un uomo amato e di uno studioso poliedrico, esperto delle Avanguardie del Novecento e in particolare del Futurismo. A questo proposito, esilarante è il filmato inedito in bianco e nero del 1924, Entr’act di René Claire, dove Erik Satie e Francis Picabia rimbalzano divisi da un cannone.

Attraverso una narrazione dialogica viene ripercorso l’intero arco della vita di Mario Verdone: l’infanzia e l’adolescenza trascorse a Siena, città “sottilmente mistica”, il suo amore per il Palio e la contrada della Selva; la sua passione per il Circo; la Biennale di Venezia, di cui fu il selezionatore; Roma e il lavoro al Centro Sperimentale di Cinematografia. Infine, il legame con quel luogo ancestrale in Sabina che diventa il posto dei ricordi: dalla dichiarazione d’amore di Christian De Sica alla futura moglie Silvia, all’incontro ravvicinato di Carlo con un’elefantessa. La riscoperta di una figura fondamentale della critica ma anche il ritratto di un’epoca che ha reso famosa l’Italia attraverso il suo Cinema.

“Mario Verdone aveva una larghezza di mente, l’occhio lungo e l’occhio corto. L’occhio corto per vedere quello che è molto vicino e l’occhio lungo per vedere più lontano, quello che è dell’anima. E l’anima del mondo, come dice Hillman, non è fatta né di giovinezza né di vecchiaia” (Elio Pecora).

La voce di Luca Verdone accompagna le prime immagini di quello che è un viaggio sentimentale e documentaristico sul padre Mario. Attraverso una narrazione dialogica viene ripercorso l’intero arco della vita di Mario Verdone: l’infanzia e l’adolescenza trascorse a Siena, città “sottilmente mistica”, il suo amore per il Palio e la contrada della Selva; la sua passione per il Circo; la Biennale di Venezia, di cui fu il selezionatore; Roma e il lavoro al Centro Sperimentale di Cinematografia. Infine, il legame con quel luogo ancestrale in Sabina che diventa il posto dei ricordi: dalla dichiarazione d’amore di Christian De Sica alla futura moglie Silvia, all’incontro ravvicinato di Carlo con un’elefantessa. La riscoperta di una figura fondamentale della critica ma anche il ritratto di un’epoca che ha reso famosa l’Italia attraverso il suo Cinema. X CATALOGO 900 battute spazi inclusi

 


il regista: LUCA VERDONE

Luca Verdone è sceneggiatore e regista di film, documentari e opere liriche. Dopo la laurea in Lettere Moderne, indirizzo Storico-Artistico con la guida di Cesare Brandi, ha debuttato nel 1973 con il cortometraggio Paolo Uccello, genesi e sviluppo di un linguaggio pittorico. Dal 1973 a oggi ha realizzato numerosi documentari, ricevendo tre Nastri d’Argento, come con Filosofia dei Giardini. Tra i suoi film, il cult Sette chili in sette giorni interpretato da Carlo Verdone e Renato Pozzetto. Negli ultimi anni si è dedicato alle opere liriche, tra cui Carmen di Bizet al Teatro Massimo Bellini di Catania. 700 battute spazi inclusi

 


nota di regia

“La realizzazione di Mario Verdone: il critico viaggiatore è stata per me l’occasione di rivisitare la vita di mio padre, scrittore, critico e primo docente di Storia e critica del film nelle università italiane. Una rievocazione piena di aneddoti familiari, spunti e osservazioni sulla sua attività di docente e ricercatore illuminato delle Avanguardie storiche. Sono andato alla ricerca delle memorie familiari, recuperando i filmini in otto millimetri e le testimonianze dei suoi amici, tra cui Fernando Birri, padre del Cinema latino-americano, Franco Ferrarotti, Elio Pecora, Liana Orfei, Roberto Barzanti e molti amici senesi, dato che la sua città, Siena, lo aveva formato compiutamente. Daniele Luchetti ricorda le sue lezioni all’Università come un capitolo nuovo della didattica cinematografica.

Ho confezionato il film nello stile del cinema -verità, di sapore neorealista, convocando nella casa di campagna di mio fratello Carlo una riunione di famiglia tra noi fratelli e Christian De Sica, marito di mia sorella Silvia. I loro aneddoti e racconti delineano la personalità di un critico e di uno scrittore in anticipo sui tempi, con il piglio del viaggiatore instancabile. Davanti a fotografie e documenti rari ho registrato le loro spontanee reazioni. Non ho trascurato l’attività di mio padre documentarista negli Anni Cinquanta, con opere che raccontano l’Italia di un tempo lontano, in cui il nostro Paese si rialzava dalla tragedia bellica. L’emozione e la tenerezza che ho provato sono state le componenti principali di questa rievocazione spontanea, che sfugge alla celebrazione e che descrive una grande stagione del Cinema italiano.” X SITO

“Ho confezionato il film nello stile del cinema-verità, di sapore neorealista, convocando nella casa di campagna di mio fratello Carlo una riunione di famiglia tra noi fratelli e Christian De Sica, marito di mia sorella Silvia. I loro aneddoti e racconti delineano la personalità di un critico e di uno scrittore in anticipo sui tempi, con il piglio del viaggiatore instancabile. Davanti a fotografie e documenti rari ho registrato le loro spontanee reazioni. Non ho trascurato l’attività di mio padre documentarista negli Anni Cinquanta, con opere che raccontano l’Italia di un tempo lontano, in cui il nostro Paese si rialzava dalla tragedia bellica. L’emozione e la tenerezza che ho provato sono state le componenti principali di questa rievocazione spontanea, che sfugge alla celebrazione e che descrive una grande stagione del Cinema italiano.” X CATALOGO 900 battute spazi inclusi


filmografia

1973 Paolo uccello, genesi e sviluppo di un linguaggio pittorico (short doc)

1979 Antologia del Neorealismo (doc)

1981 Filosofia dei giardini (doc)

1983 Luchino Visconti (doc)

1986 7 chili in 7 giorni

1991 La bocca

1993 La pittura senese del Trecento (short doc)

1994 Il museo della storia della scienza di Firenze (short doc)

1994 Carlo Emilio Gadda: un ingegnere del linguaggio (doc)

1997 Sergio Leone (doc)

2001 Il piacere di piacere

2005 Fabrizi e Fellini, lo strano incontro (doc)

2006 Michelangelo Antonioni, Le Immagini e il Tempo (doc)

2010 Futurismo Movimento Arte/Vita (doc)

2011 La meravigliosa avventura di Antonio Franconi

2013 Alberto il grande (doc)

2018 Le memorie di Giorgio Vasari

2024 Mario Verdone: il critico viaggiatore (doc)

festival

2024 Festa del Cinema di Roma – Storia del Cinema