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Nico Cirasola – Biografia

Nico Cirasola – Biografia

Nico Cirasola – Biografia

Nato a Gravina in Puglia nel 1951, riceve la prima comunione da Padre Pio a San Giovanni Rotondo in una magica cerimonia all’alba. Laureatosi in Lingue all’Università di Bari nel 1977, già nel 1973 ha fondato il primo cinecircolo in Puglia: il “25 aprile”. Qui organizza, oltre a rassegne cinematografiche, concerti e spettacoli vari. Tra gli artisti presentati a Bari spiccano i nomi di Francesco De Gregori, Franco Battiato, Enzo Del Re, Ginger Becker. Dal 1973 al ‘77 realizza diversi film documentari sulle lotte studentesche. Dal 1976 al 1985 è promotore e animatore culturale del Centro Sperimentale Universitario di Cultura S. Teresa dei Maschi, definito dal Corriere della Sera nel 1980 “il cuore propulsore della cultura in Puglia”. Con le attività del Centro Sperimentale Universitario, a Bari ed in Puglia nascono e si formano singoli artisti che primeggeranno negli anni successivi. Sempre al Centro Universitario, Cirasola ha presentato per la prima volta in pubblico un film in S8mm dell’allora sconosciuto Giuseppe Tornatore: Il carretto. Renzo Arbore, Lina Wertmuller, Tullio De Piscopo, Herbert Pagani, sono alcuni dei personaggi che Cirasola ha presentato all’interno delle attività del Centro. 

Dal 1977 all’87 ha girato diversi cortometraggi e videoclip per la RAI in video S8mm e 16 mm. Nel 1980 gira un lungometraggio in S 8 dal titolo Tuta blu. Ha organizzato, per la prima volta in Puglia, un festival di cinema e video: Cinema e tv nel Meridione (1980-4). Nel 1982 ha curato una rassegna di film e una pubblicazione: Da Angelo Musco a Massimo Troisi. Il cinema comico meridionale, edito nella collana Ombra Sonora Edizioni Dedalo, con interventi di illustri critici. Nel 1985 cura la direzione artistica del film di Florian Furtwangler Tommaso blu

Debutta in 35mm alla regia a 38 anni con Odore di pioggia (1989), presentato in Portogallo al Festival di Tróia, primo dei suoi film in cui si avvale della presenza di quello che diventerà il suo attore feticcio Totò Onnis, e che vede tra gli interpreti Renzo Arbore nei panni di un barbiere filosofo e gli vale il Premio Speciale della Giuria ad Annecy ed il Premio Qualità del Ministero. Poi continua ad abbinare regia e interpretazione in Corsica (1991) e in Da do da (1994), per il quale, dopo il rifiuto in selezione della Mostra di Venezia, convince l’allora direttore Gillo Pontecorvo ad accettare al Lido un “salon des refusés” dove presentare i film esclusi. Recita, quindi, nel 1995 in due film: Un altro giorno ancora di Tonino Zangardi e L’estate di Bobby Charlton di Massimo Guglielmi. Nel 2000 partecipa a Sangue Vivo di Edoardo Winspeare. Dopo queste esperienze, decide di tornare alla regia con Albània blues (2000), sua personale lettura dei fenomeni migratori. Poi con Bell’epoker (2005-2006) rievoca all’indomani dell’incendio che distrusse il Petruzzelli, i “fasti” del teatro nei primi anni del ‘900. Trova in Alessandro Contessa e la sua casa di produzione Bunker Lab, una figura di produttore che condivide il suo spirito. Da questo sodalizio nasce Focaccia blues (2009), la docufiction sulla vicenda del fallimento di McDonalds ad Altamura che non resse la concorrenza della locale focaccia. Il film, che vede le partecipazioni di ospiti illustri come Lino Banfi, Renzo Arbore, Michele Placido, Nichi Vendola, ottiene un ottimo riscontro ricevendo premi, tra cui la Menzione Speciale nella categoria documentari ai Nastri d’Argento, e gira per i festival di tutto il mondo per oltre dieci anni. Nel 2011 interpreta per Terry Gilliam il dottore delle bambole nel corto vincitore dell’European Film Award The Wholly Family, e partecipa alla commedia di Eugenio Cappuccio Se sei così ti dico sì, con Emilio Solfrizzi e Belen Rodriguez nei ruoli principali. Torna alla regia per il lungometraggio Rudy Valentino (2017), presentato in anteprima a Shanghai, sul ritorno a Castellaneta del divo hollywoodiano. Negli anni ha continuato la sua opera di promotore culturale come esercente con il multisala Elia d’essay a Corato, con l’arena Airiciclotteri a Bari e organizzando la rassegna la Masseria del Cinema ad Ostuni. È storia del cinema dall’aprile di quest’anno.