ALBERTO LA MONICA
Direttore Artistico ‘Festival del Cinema Europeo’
La XXIII edizione del Festival del Cinema Europeo giunge in un momento storico in cui il valore del dialogo, dello scambio culturale e dell’incontro di punti di vista rappresenta l’unica vera arma che ci piace impugnare. Dal cuore del Mediterraneo, il nostro festival si propone al cuore dell’Europa come un’o erta culturale posta sull’altare del confronto e della pace. È questa un’edizione che si lascia alle spalle un periodo di paure, limitazioni e contenimenti dolorosi e che recupera la serenità del ritrovarsi in una sala cinematogra ca tutti insieme, per celebrare un rito fatto di arte, cultura, confronto e incontro. Ma è anche un’edizione segnata purtroppo da un dramma forse ancor più inatteso di quello pandemico: una guerra che ha portato indietro nel tempo questa nostra Europa, che immaginavamo culla di pace e che invece ritroviamo, nostro malgrado, braciere di un assurdo con itto dalle conseguenze sempre più imprevedibili.
Convinti come siamo che l’unico vero antidoto alla paura e alla violenza siano la parola e le immagini, abbiamo quindi doverosamente pensato di esprimere sostegno e vicinanza all’Ucraina dedicando alla sua cinematogra a una rassegna di cinque lm e un momento di incontro con cineasti, interpreti, produttori e col direttore del Molodist International Film Festival di Kyiv, Andriy Khalpakhchi. Siamo convinti che il contributo che può dare il cinema europeo per promuovere i valori della pace e della solidarietà tra le nazioni, il processo di integrazione europea e una rinnovata cultura dei diritti umani, sia alto e importante. È proprio con questo spirito che ventitré anni fa Cristina Soldano ha sognato il nostro festival e ci ha spinto a realizzarlo. Ed è per questo che resta intestato a lei l’Ulivo d’Oro che va a premiare i lm europei del Concorso, che anche quest’anno si incontrano sugli schermi del Multisala Massimo di Lecce. Rappresentano una selezione delle cose più belle e importanti che abbiamo visto nel corso dell’anno e poter avere ospiti al Festival gli autori di tutti i lm in competizione è un privilegio che ci fa particolarmente piacere, proprio perché è teso a celebrare il valore dell’incontro e del dialogo che ci sta tanto a cuore.
La trasversalità culturale è del resto uno dei punti di forza anche del cinema di Claire Denis, la grande regista francese alla quale è dedicato quest’anno l’omaggio dei Protagonisti del Cinema Europeo, così come nel segno di un confronto identitario forte si impone Sergio Rubini, il Protagonista del Cinema Italiano, che premiamo con l’Ulivo d’Oro alla carriera. C’è poi il ricordo di Ugo Tognazzi, straordinario interprete del cinema italiano che omaggiamo con la proiezione della versione restaurata di La voglia matta di Luciano Salce e con la presentazione del suo libro Il Rigettario ad opera del glio Ricky. Ma il nostro è anche un festival che guarda in avanti, verso il futuro del nostro cinema, motivo per cui siamo particolarmente orgogliosi di proporre la XIII edizione del Premio Mario Verdone, riservato alle opere prime italiane, e la X edizione del Premio Emidio Greco, realizzato insieme al Centro Nazionale del Cortometraggio e dedicato ai giovani autori italiani di cortometraggi. Alla stessa maniera, diamo molta importanza alla valorizzazione del cinema del nostro territorio, cui è riservata l’ampia vetrina dei cortometraggi di Puglia Show. La complessità del tempo presente è il fulcro dei documentari che proponiamo nella sezione Cinema & Realtà, mentre ci proietta in ogni angolo d’Europa la selezione dei cortometraggi dell’European Film Academy.
Insomma il Cinema è qui e ci tiene vigili e coscienti di fronte alla Storia e alla Realtà. Il Festival del Cinema Europeo se ne fa tramite, con orgoglio e passione.